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Cosa si è trovato nel Propolis (fino ad ora...)

L'elenco delle sostanze riscontrate nel Propolis si allunga di giorno in giorno: le ricerche sono infatti ancora in pieno corso.
La Propolis è composta dal 10 al 70% di
resine, dal 14 al 40% di cere di natura vegetale, con diverse solubilità, e cera d’api (le cere sono sempre presenti nella composizione del Propolis), dal 2 al 10% di oli volatili (essenziali), composti caratterizzati di solito dalla presenza di alcuni aromi specifici, il 5% di polline e dal 3 al 25% di componenti insolubili; 5% di acidi grassi (soprattutto acido miristico), acido abietico e l’acido pimarico; gli amminoacidi, quantificati in numero variabile da 16 a 24, hanno come rappresentanti significativi l’acido piroglutammico, l’arginina e la prolina. Si considera che la loro presenza nel Propolis è dovuta al polline ed alle secrezioni salivari delle api. Zuccheri (monosaccaridi e polisaccaridi), glucosidi, enzimi, bioflavonoidi (flavoni, flavonoli ed i flavononi), betulene, vanillina e isovanillina,  terpene, tannini. Vitamine, rappresentate da: B1, B2, B6, C, E, acido nicotinico, acido pantotenico e vitamina A.
In campioni di propolis provenienti da zone temperate, flavonoidi ed esteri di acidi fenolici sono conosciuti per essere i responsabili per le suddette attività del propolis; campioni provenienti da zone tropicali  non contengono tali sostanze, ma hanno mostrato attività analoghe.  Ovviamente, nei diversi campioni, le diverse combinazioni di sostanze sono essenziali per l'attività biologica del Propolis. 
E' provato quindi che le proprietà farmacologiche della Propolis siano dovute alla sinergia tra tutte le sue componenti, conosciute ed ancora sconosciute, in quanto equilibrate naturalmente e non per il singolo componente isolato.
Gli elementi minerali sono presenti nei diversi campioni di Propolis provenienti dalle varie regioni della terra; sono presenti in proporzioni dallo 0,51 allo 0,86% nei campioni provenienti dalla Francia, dello 0,55% nei campioni provenienti dalla Cina, dello 0,67% nei campioni provenienti dagli USA e dello 0,68% in quelli provenienti dall’Australia. I loro principali rappresentanti sono: il sodio (Na), il potassio (K), il magnesio (Mg), il calcio (Ca), il bario (Ba), in tracce il boro (B), lo stronzio (Sr), lo zinco (Zn), il cadmio (Cd), l’alluminio (Al), il silicio (Si), in tracce il piombo (Pb, dovuto per lo più al traffico auto o al piazzamento degli alveari vicino alle zone trafficate o in zone industriali, in tracce il selenio (Se), il ferro (Fe), il nichel (Ni), il cromo (Cr), il manganese (Mn), il titanio (Ti), l’argento (Ag), il rame (Cu), il cobalto (Co), il molibdeno (Mo) e il vanadio (V).

Con una certa forzatura si potrebbe addirittura dire che nel Propolis non manca quasi nulla!

I costituenti farmacologici attivi del Propolis passano nelle frazioni solubili in diversi solventi organici, come l’alcol etilico – il principale solvente utilizzato per ottenere estratti farmaceutici.

Ricerche sui costituenti del Propolis sono state intraprese soprattutto nella Germania orientale. E. Schneidewind, J. Metzner e i loro collaboratori dell'Università di Halle, che si sono occupati tra l'altro della pinocembrina (5,7-diidrossiflavanone), hanno scoperto che questa sostanza è molto efficace contro i funghi parassiti. Anche gli esteri dell'acido caffeico presentano caratteristiche simili. Nel Propolis sono state scoperte sostanze prima ignote, come la pectolinarisenina (quercetina-3,3-dimetiletere), mentre di altre, come la salansina, la ramnocitrina, la sacuranetina, il p-benzilestere dell'acido cumarinico e la pinobancsina-3-acetato), si è accertata recentemente l’appartenenza allo spettro delle sostanze attive con azione antibiotica.
Considerando la composizione del Propolis e la sua naturale armonia, si comprende come rapporti di scambio delle piante vi abbiano una parte essenziale. Si tratta, di sostanze vegetali i cui effetti si completano e si potenziano a vicenda, come è emerso anche dalle ricerche dei botanici tedeschi Hans Molisch e, dopo di lui, Albert von Haller, che hanno studiato i "fitocidi", sostanze prodotte e secrete dalle piante per mantenere attivi i rapporti di reciproco scambio con l'ambiente (piante, animali, uomo). L'acido ascorbico (vitamina C) è ad esempio un fitocida. Per la pianta, in sostanza, "fitocida" è ciò che per l'uomo sarebbe una "Vitamina", ossia una sostanza indispensabile alla vita. In questo senso la Propolis può considerarsi un fitocida.

Bibliografia
 
Studi e ricerche scientifiche comprovanti le proprietà antivirali, antifungine, antibatteriche del Propolis


 

 

 

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