Comunemente chiamato "tintura di propolis", questo preparato di solito viene prodotto partendo dalla macerazione in alcool >90° e filtrazione del propolis grezzo. Si tratta della tradizionale preparazione che peraltro ha degli svantaggi: impiego solo per adulti, dato l'alto tenore alcolico e concentrazione non certa.
L'estrazione corretta del Propolis per uso alimentare è da fare partendo dal cosiddetto "estratto molle" che è il residuo secco della macerazione in alcool, con la sua completa evaporazione. A partire da questo estratto molle si esegue quindi la diluizione finale con un elisir o alcool pregiato, alla concentrazione voluta.
Recentemente molti metodi di estrazione sono stati impiegati con successo ed è possibile trovare prodotti di qualità con concentrazioni note, in soluzione idroalcolica e alcolica.

N.B. Occorre prestare attenzione all'impiego come solvente del Glicole propilenico (E1520 Propilenglicole - propylene glycol) in quanto è sospettato (a dosi elevate!) di causare danni ai globuli rossi e dare luogo ad allergìe e fenomeni di sensibilizzazione, danni al fegato e renali.

la Propolis non provoca assuefazione. Nell'organismo non si formano ceppi batterici resistenti. Non si hanno effetti collaterali, ad eccezione di possibili allergie, che tuttavia interessano solo l'1% circa dei pazienti, sensibile soprattutto alle resine. In questi casi basta sospendere subito la somministrazione per far sparire i disturbi. Non si conoscono altri effetti secondari.

Tutte le info sul propolis

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